Impatto Covid-19: l’European Federation of Origin Wines (EFOW) nella sua newsletter di ottobre 2020, appena pubblicata, intervista Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc, sull’impatto del Covid-19 sulle Denominazioni vitivinicole.

Interpellato da EFOW riguardo l’impatto che la crisi Covid-19 sta avendo sulle denominazioni vitivinicole, nella newsletter di ottobre 2020 della Federazione Europea dei Vini a DO, il presidente di Federdoc e vice presidente EFOW, Riccardo Ricci Curbastro, racconta le difficoltà affrontate dalle aziende vitivinicole italiane legate soprattutto alle restrizioni nei viaggi e alla chiusura del canale Horeca, che ha penalizzato in special modo le produzioni di qualità, non compensate dalle buone performance della GDO e del canale e-commerce le cui vendite sono tuttora limitate a causa della mancata armonizzazione delle accise a livello europeo.

Nell’intervista Ricci Curbastro illustra le misure adottate dal Governo italiano su sollecitazione della filiera (su tutte, riduzione delle rese per i vini DOP-IGP e pegno rotativo garantito dalle scorte di cantine), per consentire alle aziende di tamponare la crisi di liquidità subìta e limitare le eccedenze di magazzino.

Ricci Curbastro auspica infine il mantenimento di tutte le flessibilità e misure di mercato garantite dalle istituzioni europee. Più specificamente, il mantenimento di tassi di cofinanziamento più elevati e di tutte le flessibilità legate alle attività promozionali che sono la spina dorsale di qualsiasi strategia per riavviare le economie e portare nuovo dinamismo al sistema delle denominazioni.

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