La vendemmia 2021 è iniziata. Si riparte con l’Oltrepò Pavese dalle colline di Montescano. L’assessore all’agricoltura Fabio Rolfi: qualità ottima, serve valorizzazione adeguata. La presidente del Consorzio Gilda Fugazza: L’inizio della vendemmia è un giorno importante, è già una vendemmia di qualità. Avremo una Bonarda super e un Metodo Classico eccellente..
L’apertura ufficiale della vendemmia mercoledì 25 agosto 2021, a Montescano, nell’Oltrepò Pavese, ha rappresentato l’occasione per far ritrovare il territorio, i produttori e le istituzioni attorno a un tavolo di confronto; un contesto di qualità per la produzione vinicola che lentamente sta dimostrando di essere dal punto di vista paesaggistico, agricolo e ambientale tra i più rappresentativi dell’intera regione. All’incontro sono intervenuti rappresentanti dei Consorzi, di aziende agricole locali, della Camera di Commercio di Pavia, insieme al Sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
All’appuntamento ufficiale sulle colline d’Oltrepò Pavese era presente Gilda Fugazza, presidente del Consorzio Tutela Vini, che ha detto fra l’altro: È un giorno importante e impegnativo quello del via della vendemmia. Ci aspettiamo una qualità ottima, che ci darà una Bonarda super e un metodo classico eccellente. Di strada ne abbiamo fatta, consapevoli di dover valorizzare tutte le nostre Perle d’Oltrepò, prodotti capaci di accompagnarci dall’antipasto al dolce, su cui puntare per il futuro del nostro mondo del vino. Sono le carte vincenti di un Oltrepò particolarmente frizzante: sia per il metodo classico che per altri prodotti come la Bonarda e il Sangue di Giuda che ci sta dando buone soddisfazioni commerciali e che ci rappresentano.
Carlo Veronese, direttore del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese ha precisato: La vendemmia sta solo iniziando e notiamo al momento un’eccessiva siccità dei terreni e acini che restano piccoli con poco succo all’interno, Vedendo le previsioni si parla di un calo di produzione ma sono calcoli prematuri. In ogni caso si punta molto sulla qualità che sarà da valorizzare nel rispetto di un territorio che produce vini eccellenti, sempre più premiati e riconosciuti anche dagli esperti internazionali, Come sta accadendo in questi giorni con le degustazioni degli spumanti ad opera della rivista Falstaff, il magazine enogastronomico più importante d’Austria.
LA LOMBARDIA DEI VINI – La produzione lombarda si caratterizza per un’elevata presenza di qualità e vanta 5 DOCG, 21 DOC e 15 IGT. Ciò è testimoniato dal consistente numero di denominazioni presenti e da una incidenza delle Doc e Docg lombarde pari a circa il 60% della produzione totale di vino regionale (percentuale quasi doppia rispetto a quella nazionale).
IL LAVORO SVOLTO DOPO IL GIRO DI BOA – La nostra vicinanza alle aziende c’è stata e ci sarà sempre – ha spiegato Fabio Rolfi l’assessore regionale all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi, incontrando produttori e rappresentanti dei consorzi presso l’azienda agricola di Francesco Maggi a Montescano. Oggi – ha proseguito – è una giornata di festa, di raccolta dopo un lavoro intenso. Volendo fare un bilancio a metà del percorso il mio giudizio, a due anni e mezzo dal primo tavolo in Oltrepò, è positivo: tante iniziative sono state avviate, dal nuovo Consorzio, al progetto Riccagioia che sta muovendo i primi passi per arrivare a un polo unico dell’eccellenza per l’agricoltura 4.0; c’è il tema delle rese dell’Igt che il Consorzio ha deliberato recentemente e che avrà il suo percorso formale da settembre.
SERVE VISIONE UNICA E COMUNE DEL TERRITORIO – C’è ancora tanto da fare, ma l’enoturismo sta crescendo, il passaggio del Giro d’Italia ha dato i suoi frutti – ha sottolineato l’assessore Rolfi – le aziende stanno lavorando con i turisti. Occorre una visione unica e la strada da intraprendere è la qualità, la ricettività raccontate in forma positive. Sta anche emergendo una generazione nuova con una mentalità differente. Unendo politica e istituzioni sul territorio abbiamo aiutato a dare orgoglio e risorse all’area agricola più importante di Lombardia.
OSSERVATORIO DEI PREZZI – La bottiglia deve essere venduta a un prezzo dignitoso – ha aggiunto l’assessore – e il lavoro agricolo deve essere riconosciuto, deve essere redditizio. Senza un ritorno non ci sono promozione, investimento e ricettività. Da qui la mia proposta di istituire un osservatorio dei prezzi delle uve per mettere in chiaro il costo di produzione e il prezzo che deve essere pagato. Per porre fine a fenomeni speculativi favoriti da un sistema nebuloso di mediatori che caratterizza l’attuale sistema di fissazione del prezzo.
BUROCRAZIA, BATTAGLIA SACROSANTA – Rispondendo a una richiesta di un imprenditore di maggior semplificazione in tema di bandi, l’assessore regionale ha ribadito che con il green deal a livello comunitario, nella prossima Pac, si rischia che accada il contrario, la burocrazia aumenterà. Da parte nostra, faremo il possibile per cercare di indirizzare le risorse e ridurre gli ostacoli, ma con gli obblighi di carattere ambientale i carichi burocratici aumenteranno.
COMUNICARE LE EMOZIONI DENTRO UNA BOTTIGLIA – Oggi la nostra azienda è cresciuta nei prodotti e possiamo vendere con il nostro nome in concorrenza con altri territori – ha detto Marco Maggi, dell’azienda agricola Francesco Maggi di Montescano – cosa che non era possibile qualche anno fa. Per affermarsi sui mercati bisogna comunicare adeguatamente il prodotto e la qualità.
TERRITORIO CHE MERITA ATTENZIONE INTERNAZIONALE – C’è bisogno di raccontare il vino partendo dall’esperienza di un territorio che merita di emergere a livello nazionale e internazionale – ha concluso Federico Gordini, ideatore di Milano Wine Week, presente a Montescano – affinché l’acquisto possa essere una esperienza valida per il consumatore finale.
(fonte Agricolae.eu, Lombardia Notizie)