Il Montagnana Wine Festival ha accolto con grande rispetto l’Oltrepò Pavese del vino e delle sue denominazioni. Lo ha fatto realizzando un’accoglienza speciale al Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese e aprendo alle degustazioni di prodotti “stranieri” rispetto ad un festival che è dedicato totalmente al vino del Veneto.
Rispetto e valorizzazione delle identità, potrebbe essere il sottotitolo di questo festival, organizzato con il patrocinio del Movimento Turismo del Veneto, che quest’anno ha aperto le porte all’Oltrepò divino.
Un viaggio tra gusti, sapori e volti di un territorio (più un ospite!), la tre giorni dedicata alle produzione vitivinicola locale e non solo. È stato il programma del Festival di Montagnana che ha visto alcune migliaia di appassionati degustare, parlare di vino, curiosare fra gli stand open air. Fino a tarda sera. Con un’incidenza importante di stranieri e di giovani – spiega Carlo Veronese, direttore del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese – curiosi e affascinati dalle nostre bollicine Metodo Classico DOCG da Pinot nero, soprattutto nella versione Cruasé, perfettamente in linea con la tendenza che vede un momento d’oro, anzi rosa, per questa tipologia.
Circa 600 assaggi, a pagamento e con un sistema intelligente di accredito (braccialetti digitali, itinerario del vino agile e pronto alla degustazione), hanno valorizzato le degustazioni: Un sistema di degustazione che valorizza il vino e rispetta i produttori – dice Veronese – con un programma arricchito da masterclass quotidiane, la prima nostra organizzata con Ais Rovigo ed in generale la regia di Ais Veneto e il coinvolgimento di Ais Venezie han fatto sì che un mondo di “esperti” potesse gravitare nelle tre giornate di assaggi.
Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese era presente con le sue tipicità: Come dicevo grande successo per il Pinot nero – spiega Carlo Veronese – con qualche degustatore “categoria top” davvero sorpreso dalla qualità e dal livello di questa DOCG e DOC (metodo classico DOCG, in bianco e rosé e Pinot nero DOC, in rosso) così come è risultato vincente avere uno spazio al banco degustazione dedicato ai “dolci” dell’Oltrepò Pavese, Sangue di Giuda Doc e Moscato, richiesti all’assaggio anche per una questione di “gusto” tradizionale condiviso, in quanto i Colli Euganei proponevano il loro Fior d’Arancio, per un gemellaggio veneto al cento per cento”.
Il Montagnana Wine Festival si conferma un format di qualità che mette in comunicazione e in sinergia i vari protagonisti della produzione per creare un’offerta nuova, integrata, rivolta a restituire la ricchezza di un territorio in termini di biodiversità, di cultura e di tradizioni. Il laboratorio creativo dei sapori del territorio o meglio la “Casa delle eccellenze”, ha ospitato tutte quelle produzioni vitivinicole che rappresentano il Veneto che va dai Colli Euganei al Lago di Garda e dai Colli Berici ai Monti Lessini, passando dalla Pedemontana Vicentina e dalle Colline Veronesi e aprendo la porta “di qualità” ai vini dell’Oltrepò Pavese, che qui sono già particolarmente apprezzati: “Guardando le carte dei vini di alcuni ristoranti rinomati ho notato la presenza di nostre cantine eccellenti, come Monsupello, come Cà di Frara, come Berté Cordini. Ci sono tutti gli indizi giusti per una diffusione di livello dei nostri vini di qualità. Ed è un segnale importante”, conclude Carlo Veronese. Da un festival all’altro.
Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese sarà presente il prossimo lungo fine settimana a Garda 10-11-12 giugno 2022 per il prestigioso evento di Spumantitalia, in sintonia con gli eventi, le degustazioni, gli approfondimenti e le masterclass organizzate da Bubble’s per la regia di Andrea Zanfi. I dettagli dell’evento qui https://www.spumantitalia.it/
Foto sito e social ufficiale Montagnana Wine Festival